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Europrogettazione

Valutazioni sulle novità del Programma del Corpo Europeo di Solidarietà nel settennato 2021-2027

Valutazioni sulle novità del Programma del Corpo Europeo di Solidarietà nel settennato 2021-2027

Le principali modifiche del Programma del Corpo Europeo di Solidarietà nel settennato 2021-2027 sono descritte nel dettaglio in questo articolo in cui descrivo la nuova figura della Lead Organisation; in quest’altro articolo invece trovate maggiori dettagli sulla fine dell’ESC tirocinio e lavoro e le sue conseguenze.

In questo articolo invece troverai alcune valutazioni qualitative in particolare legate al nuovo funzionamento del Corpo Europeo di Solidarietà per il settennato 2021-2027. Sicuramente la modifica più rilevante è la fine dei progetti singoli sostituiti da piani pluriennali già descritta, che avrà come conseguenza:

  • L’aumento di lavoro iniziale richiesto per agire come ente capofila, in quanto è necessario un nuovo accreditamento che prevede un piano triennale articolato e una descrizione dettagliata di aspetti gestionali ed organizzativi dell’organizzazione
  • La fine del processo di invio delle richieste di finanziamento ESC (dette comunemente progetti ESC) come l’abbiamo conosciuto finora: non sarà più necessario mandare progetti specifici. 

Entrambe queste modifiche portano a un maggior peso degli elementi sostanziali degli elementi di qualità e d’altra parte a una diminuzione del peso delle capacità “cosmetiche” del progettista nel saper nascondere la realtà dietro a delle belle parole. 

Un’altra conseguenza di queste modifiche è la ristrutturazione del monitoraggio delle attività. La diminuzione del lavoro di progettazione e lo snellimento della parte di scrittura nei progetti dovrebbe alleggerire il lavoro dell’Agenzia Nazionale, che già deve far fronte a un aumento delle mobilità. Speriamo (e nel caso dell’Agenzia Nazionale Italiana a buon titolo, grazie al lavoro che negli ultimi anni le referenti di questo settore sono riuscite a fare) che questo snellimento del monitoraggio formale (fatture, lunghi testi descrittivi ecc) sarà compensata da una maggiore attenzione da parte delle Agenzie Nazionali al valutazione e monitoraggio più efficaci: la fase di accreditamento iniziale e il monitoraggio in itinere. 

L’accreditamento iniziale è svolto tramite un’intervista telefonica o di persona in loco. Questa modalità consente un dialogo fra l’ente e l’Agenzia che è anche utile per migliorare il progetto di volontariato: non si tratta quindi di una mera valutazione, ma anche di una collaborazione che si instaura. La bocciatura dell’accreditamento in questo senso è spesso accompagnata da una descrizione dei punti da migliorare e si può trasformare in un momento formativo importante per gli enti stessi.

Il secondo momento di valutazione è legato al ciclo di formazione e valutazione centralizzato (la formazione all’arrivo e la valutazione intermedia). In questi incontri i rappresentanti dell’Agenzia Nazionale incontrano di persona in volontari e possono verificare con loro come sta andando effettivamente le cose nel progetto, che supporto formativo è offerto loro, quali sono le condizioni pratiche e il rispetto da parte degli enti delle regole dell’ESC. Questo, più che la compilazione freddi questionari online come il mobility tool, è un momento di monitoraggio molto efficace e dettagliato, che consente di raccogliere elementi che possono anche portare a conseguenze gravi per le organizzazioni con grandi lacune. Infatti, se un ente accreditato come Lead Organization avesse un alto numero di volontari insoddisfatti, correrebbe il rischio concreto di perdere la qualifica. 

Questo maggior focus sulla gestione concreta dei progetti e non sulla capacità di scrivere belle parole in fase di richiesta di contributo ci sembra un aspetto estremamente positivo: molte volte abbiamo visto organizzazioni molto brave a scrivere ma disinteressate allo svolgimento delle attività, che però riuscivano a ricevere ingenti contributi: d’ora in poi tali organizzazioni dovranno stare più attente alla qualità reali delle attività proposte, e invece le organizzazioni che lavorano con cura e professionalità avranno meno lavoro da fare in progettazione e potranno concentrare i loro sforzi su quello che conta davvero, e cioè la qualità delle esperienze di volontariato svolte tramite il Corpo Europeo di Solidarietà.

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