Superbonus residuo: puoi ancora sfruttarlo ma solo entro il 3 novembre

La concessione del Superbonus ha rappresentato un’opportunità importante per tantissimi italiani e ancora oggi c’è la possibilità di usufruire di ciò che rimane, ma bisogna fare in fretta.

La possibilità di cedere il credito residuo del Superbonus rappresenta una notizia di grande rilevanza per molti beneficiari. Grazie alle ultime modifiche normative e alle indicazioni fornite dall’Agenzia delle Entrate, si apre una finestra temporanea per la cessione del credito residuo relativo a Stati di Avanzamento Lavori (SAL) certificati entro giugno 2025.

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Superbonus residuo: puoi ancora sfruttarlo ma solo entro il 3 novembre – corsidieuroprogettazione.it

Questa misura offre l’opportunità di monetizzare immediatamente i crediti residui derivanti da lavori qualificati per il Superbonus, evitando l’attesa della compensazione fiscale decennale. Gli istituti bancari, aderenti alla convenzione ABI, sono pronti ad acquistare questi crediti con uno sconto che varia tra il 75% e l’82% del loro valore nominale. Questo processo garantisce una liquidità immediata notevole per i beneficiari.

Prendendo come esempio un credito nominale di 50.000 euro, è possibile ottenere una liquidità immediata di circa 38.000 euro. La cessione del credito è particolarmente vantaggiosa per interventi Superbonus che prevedono al massimo due SAL per ogni intervento e con almeno il 30% dei lavori completati certificati da un tecnico abilitato.

Altre possibilità di sfruttamento del Superbonus residuo: attenzione alle scadenze

Per coloro che possiedono crediti incagliati relativi a lavori effettuati nel periodo tra il 2023 e il 2024, si presenta un’opportunità concreta di cedere e monetizzare il residuo entro il 3 novembre 2025. Questa opzione offre un vantaggio significativo rispetto all’attesa di dieci anni necessaria per la compensazione fiscale.

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Altre possibilità di sfruttamento del Superbonus residuo: attenzione alle scadenze – corsidieuroprogettazione.it

La pratica della cessione del credito ha guadagnato popolarità negli ultimi anni, in particolare con l’introduzione del Superbonus. Questa misura, promossa dal Governo per stimolare la riqualificazione energetica degli edifici e la riduzione delle emissioni di CO2, consente di ottenere un credito d’imposta pari al 110% delle spese sostenute per determinati interventi.

Tuttavia, non tutti i beneficiari sono disposti o interessati ad attendere il tempo necessario per usufruire dell’intero importo del credito tramite compensazione fiscale, rendendo così la cessione del credito a terzi, inclusi gli istituti bancari convenzionati con l’ABI, una soluzione praticabile e vantaggiosa.

È fondamentale prestare attenzione alle scadenze stabilite per la cessione del credito. I beneficiari con crediti residui relativi a lavori effettuati nel periodo tra il 2023 e il 2024 hanno la possibilità di monetizzare immediatamente questi crediti tramite cessione. Tuttavia, è essenziale agire tempestivamente e comunicare l’opzione all’Agenzia delle Entrate entro il 3 novembre 2025.

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