Sorpresa assegno di inclusione: spunta un’extra di 500€, chi lo riceverà

Buone notizie per i percettori dell’assegno d’inclusione: alcuni di loro potranno ricevere un assegno extra da 500 euro: facciamo il punto della situazione.

Un chiarimento atteso arriva dall’INPS e apre uno spiraglio importante per molte famiglie beneficiarie dell’Assegno di Inclusione (Adi). La comunicazione risale ormai a qualche tempo fa ma può essere utile a molti in cerca di risposta che si avvicinano adesso a questa misura assistenziale. La Circolare n. 105 del 16 dicembre 2023, l’Istituto ha precisato che l’Adi è compatibile con lo Strumento di Formazione e Lavoro (SFL).

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Sorpresa assegno di inclusione: spunta un’extra di 500€, chi lo riceverà – corsidieuroprogettazione.it

Tradotto in pratica: alcuni componenti del nucleo familiare dei percettori dell’Adi, in particolare i figli maggiorenni senza responsabilità genitoriali e non calcolati nella scala di equivalenza, possono presentare domanda per ottenere un contributo mensile di 500 euro legato alla partecipazione a percorsi di formazione, riqualificazione professionale e inserimento lavorativo.

Il cuore del chiarimento riguarda i familiari esclusi dalla scala di equivalenza, una voce tecnica che definisce quanti e quali componenti incidono sul calcolo dell’importo dell’Adi. La circolare specifica che, se tali componenti non hanno responsabilità genitoriali e non sono soggetti agli obblighi di attivazione lavorativa, possono accedere allo SFL in autonomia. In altri termini, i figli maggiorenni dei beneficiari dell’Adi, se rientrano in queste condizioni, possono richiedere il sostegno a sé intestato, senza che ciò comprometta la permanenza dell’Adi al nucleo genitoriale.

Chi può ottenere concretamente l’extra di 500 euro?

Resta fermo, tuttavia, il principio di coerenza economica: anche se la domanda di SFL viene presentata dal singolo familiare, la valutazione ai fini dell’accesso ai 500 euro mensili tiene conto dell’ISEE del nucleo. Ciò significa che i sostegni possono sommarsi, ma il quadro reddituale complessivo della famiglia non deve superare le soglie richieste. L’INPS, in parallelo, ribadisce che l’Assegno di Inclusione è compatibile con altre misure di sostegno al reddito per disoccupazione involontaria, come la Naspi. Anche in questo caso, però, le prestazioni incidono sull’ISEE e concorrono alla fotografia economica del nucleo.

Dal punto di vista operativo, l’eventuale concessione dei 500 euro dello Strumento di Formazione e Lavoro impone una rimodulazione del beneficio principale: il nucleo genitoriale continuerà a percepire l’Adi, ma con un possibile ricalcolo delle maggiorazioni fino ad allora riconosciute, laddove queste fossero collegate a carichi di cura o ad altre condizioni riconducibili ai familiari che attivano lo SFL. È un equilibrio dinamico: la famiglia non perde l’assegno, ma l’importo può variare per rispettare i criteri fissati dalla normativa e mantenere la coerenza con l’ISEE aggiornato.

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Chi può ottenere concretamente l’extra di 500 euro? – corsidieuroprogettazione.it

Il profilo indicato dal chiarimento INPS include figli maggiorenni dei percettori dell’Adi, senza responsabilità genitoriali, componenti non considerati nella scala di equivalenza del nucleo, soggetti non tenuti agli obblighi di attivazione lavorativa previsti per l’Adi, e disponibilità a partecipare a percorsi di formazione, riqualificazione o inserimento lavorativo previsti dallo SFL.

La finalità del contributo è infatti strettamente legata all’attivazione: i 500 euro non sono un sostegno indistinto, ma un’indennità destinata a facilitare la frequenza di corsi, tirocini, laboratori e iniziative utili a costruire o rafforzare competenze spendibili sul mercato del lavoro. L’accesso, come chiarito, passa dalla verifica dei requisiti e dal rispetto delle soglie economiche misurate tramite ISEE, tenendo conto anche di eventuali altri sostegni percepiti dal nucleo.

Sul piano pratico, chi si riconosce in questo profilo può presentare domanda di SFL attraverso i canali ufficiali, seguendo l’iter previsto dall’INPS e interfacciandosi, se necessario, con i servizi per il lavoro. L’ammissione comporta un percorso di attivazione personalizzato, con impegni formativi e possibili opportunità di inserimento, che costituiscono la condizione per l’erogazione mensile dei 500 euro. Parallelamente, il nucleo principale continuerà a beneficiare dell’Assegno di Inclusione, con un importo ricalcolato qualora venissero meno alcune maggiorazioni collegate ai carichi o alle condizioni associate al componente ora impegnato nello SFL.

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