Pensioni anticipate: la finestra di accesso a 64 anni esiste, ma pochi la conoscono

Andare in pensione prima della soglia di anzianità è possibile anche senza riforma: quali sono i requisiti per rientrare nella finestra dei 64 anni.

Sono anni che si parla di pensioni anticipati, scivoli pensionistici, misure sperimentali, quote 100, 102, 104 come di possibilità di ottenere un’eccezione alla regola generale che vuole che si raggiunga una soglia di anzianità (attualmente i 67 anni) stabilita dalla riforma Fornero in base alle aspettative di vita della popolazione e dunque suscettibile a cambiamenti nel tempo.

Uomo steso su prato
Pensioni anticipate: la finestra di accesso a 64 anni esiste, ma pochi la conoscono – corsidieuroprogettazione.it

La notizia è vera e attuale: esiste un meccanismo poco conosciuto che consente il pensionamento anticipato a 64 anni con almeno 20 anni di contributi. Questa possibilità è offerta tramite il fondo di solidarietà o la previdenza complementare associata all’ente previdenziale.

Questo meccanismo non è generale, ma attivato da alcune gestioni, come INPS e casse professionali. Permette di andare in pensione 3-4 anni prima rispetto ai requisiti ordinari, sebbene con coefficienti di rivalutazione contributiva leggermente penalizzanti.

La pensione anticipata a 64 anni è inoltre subordinata a requisiti economici. È necessario un assegno pari almeno a tre volte l’assegno sociale, requisito che può essere raggiunto anche cumulando la previdenza obbligatoria con la complementare.

Pensione a 64 anni, cambiano i criteri dal 2026: ecco chi può ancora sfruttare questa possibilità

Dal 2026 si alzeranno alcuni requisiti, come gli anni minimi di contributi (passando a 25 anni, poi a 30 nel 2030) e la soglia minima di pensione. Si consiglia quindi di contattare direttamente l’ente previdenziale per verificare se si può accedere a questa finestra privilegiata e conoscere le condizioni specifiche applicabili alla singola situazione.

Uomo che utilizza tablet
Pensione a 64 anni, cambiano i criteri dal 2026: ecco chi può ancora sfruttare questa possibilità – corsidieuroprogettazione.it

In sintesi, la finestra di accesso anticipato alla pensione esiste ed è una realtà operativa. Tuttavia, nonostante sia meno pubblicizzata rispetto ad altre opzioni, offre un’opportunità concreta per coloro che soddisfano i requisiti specifici e i limiti di reddito da lavoro.

È importante sottolineare che questa opportunità non è universale, ma dipende dalla gestione specifica dell’ente previdenziale a cui si appartiene. Pertanto, è fondamentale verificare direttamente con l’ente previdenziale per conoscere le condizioni concrete di accesso.

Nonostante le penalizzazioni legate ai coefficienti di rivalutazione contributiva, la possibilità di andare in pensione anticipata a 64 anni può rappresentare una soluzione vantaggiosa per molti lavoratori. Questa opzione può infatti consentire un ritiro dal mondo del lavoro più precoce rispetto alla norma, garantendo al contempo un assegno pensionistico adeguato.

Tuttavia, è necessario fare attenzione alle modifiche previste a partire dal 2026. Gli anni minimi di contributi aumenteranno progressivamente fino a raggiungere i 30 anni nel 2030 e anche la soglia minima della pensione subirà delle variazioni.

Gestione cookie