La diffusione di contagi aumenta e la poca chiarezza nella trasmissione dei dati aumenta la percezione di pericolosità di questo nuovo virus: cosa sta succedendo e quali sintomi bisogna tenere d’occhio.
Le autorità confermano un’ondata di dengue, chikungunya e oropouche. Medici e cittadini usano i social per informare e denunciare carenze e ritardi. A Cuba, la situazione negli ospedali è critica, con decine di migliaia di persone affollate nelle strutture sanitarie, tutte con sintomi di febbre alta.

Dopo un iniziale tentativo di minimizzare la situazione, le autorità sanitarie hanno ammesso l’esistenza di un’epidemia che coinvolge tre malattie trasmesse da insetti: dengue, chikungunya e oropouche. La viceministra della Salute Pubblica, Carilda Peña, ha parlato di un aumento dei casi in tutte le aree del Paese, ma i numeri ufficiali rimangono parziali, alimentando dubbi e frustrazione tra la popolazione.
La reazione sui social non si è fatta attendere, con utenti che denunciano la situazione di emergenza e la mancanza di trasparenza da parte del governo. Video e testimonianze circolano online, mostrando medici costretti a lavorare in condizioni precarie e la scarsità di medicine. La fiducia nei confronti delle autorità è al minimo, e molti medici hanno iniziato a pubblicare contenuti educativi per aiutare la popolazione a riconoscere e prevenire le malattie.
Il contesto attuale e i sintomi da non sottovalutare
Nonostante le voci su un “nuovo spaventoso virus”, gli esperti confermano che le malattie attualmente in circolazione sono già note e presenti in America Latina. La situazione è aggravata dalla concomitanza di tre focolai e dalla difficoltà logistiche e di approvvigionamento di farmaci.

I sintomi da non sottovalutare includono febbre alta improvvisa, mal di testa intenso, dolori muscolari e articolari, stanchezza profonda, brividi, nausea e eruzioni cutanee. È fondamentale riconoscere i segnali d’allarme e non sottovalutare l’aggravarsi dei sintomi, soprattutto in gruppi vulnerabili come bambini, anziani, donne in gravidanza e persone con patologie croniche.
Le infezioni di dengue, chikungunya e oropouche sono associate alla puntura di insetti, principalmente zanzare, che proliferano a causa di condizioni ambientali favorevoli come caldo, piogge e ristagni d’acqua. La situazione è peggiorata a causa di disinfestazioni discontinue e interruzioni di corrente che complicano il lavoro nei reparti ospedalieri e l’approvvigionamento di farmaci.
L’annuncio di un incremento dei casi da parte della viceministra della Salute Pubblica e le misure di controllo annunciate non hanno placato le critiche. La comunicazione di stime parziali e l’assenza di un quadro complessivo hanno sollevato dubbi sulla trasparenza e l’efficacia delle azioni intraprese. Le testimonianze evidenziano reparti saturi, tempi di attesa lunghi e famiglie costrette a provvedere autonomamente a farmaci e materiali di base.
Nel tentativo di colmare il vuoto informativo, medici e operatori sanitari condividono guide pratiche su come riconoscere i sintomi, quando recarsi in ospedale e come proteggersi dalle punture di insetti. Questi sforzi, insieme alle iniziative di pulizia da parte di volontari e residenti, mirano a ridurre il numero di insetti e a riportare un margine di controllo in una situazione ancora tesa e incerta.





