Per chi avesse sottoscritto un mutuo a tasso variabile o starebbe pensando di farlo, il trucco della surroga può cambiare tutto: il risparmio è di 150 euro al mese.
La discesa dei tassi della BCE nel 2025 ha riacceso i riflettori sulla surroga del mutuo, la cosiddetta portabilità che consente di trasferire il finanziamento da una banca all’altra senza costi a carico del cliente. Questo meccanismo, introdotto anni fa e oggi tornato di grande attualità, rappresenta la soluzione più semplice e veloce per ridurre le rate dei mutui variabili sottoscritti nei periodi più critici del ciclo dei tassi. I benefici sono tangibili: per un mutuo residuo di 200.000 euro, è possibile ottenere una riduzione della rata mensile di 100-150 euro, grazie a nuove offerte con spread sotto lo 0,50% proposte da banche online e grandi istituti come Intesa Sanpaolo e ING.

La surroga permette il trasferimento del mutuo da un istituto all’altro mantenendo il debito residuo e la durata rimanente, ma modificando le condizioni economiche come il tasso, lo spread, l’indicizzazione e la rateizzazione. Per legge, la surroga non comporta costi per il cliente: perizia, spese notarili e costi amministrativi sono a carico della nuova banca che accoglie il mutuo. La recente diminuzione dei tassi di mercato ha abbassato gli indici di riferimento (Euribor per i variabili, IRS per i fissi) e spinto le banche a ridurre gli spread, risultando in un’offerta particolarmente vantaggiosa per le surroghe, con spread anche ben al di sotto dello 0,50%.
Prendiamo in considerazione un debito residuo di 200.000 euro con 25 anni ancora da rimborsare, oggi a tasso variabile indicizzato all’Euribor con uno spread dell’1,20%. Passando, tramite surroga, a un variabile con spread dello 0,40% (a parità di indicizzazione), la sola riduzione di spread di 0,80 punti percentuali può generare una rata più leggera di circa 90-150 euro al mese. Questo si traduce in un risparmio complessivo che può raggiungere svariate migliaia di euro per l’intera durata del mutuo, oltre a un ammortamento più rapido della quota capitale.
Mutuo a tasso variabile: come e dove ottenere la surroga
Le banche digitali sono in prima linea nella competizione sui prezzi, offrendo processi snelli e condizioni trasparenti. I grandi gruppi bancari, tra cui Intesa Sanpaolo e ING, hanno lanciato campagne promozionali sulla surroga, mirate in particolare a clienti con buone garanzie e un loan-to-value moderato. La combinazione di spread bassi e processi rapidi ha semplificato e accelerato le operazioni, rendendole più accessibili anche per chi teme la burocrazia e i costi nascosti.

Oltre al tasso, è fondamentale considerare lo spread e l’indice di riferimento, che rappresentano il cuore del risparmio. Il TAEG permette di effettuare confronti corretti tra diverse offerte, includendo tutti i costi accessori. La durata residua del mutuo e il LTV (rapporto tra debito e valore dell’immobile) influenzano significativamente l’entità della rata mensile. È inoltre importante valutare le condizioni relative alle assicurazioni obbligatorie e facoltative, l’estinzione anticipata e la flessibilità del piano di ammortamento.
Per avviare il processo di surroga, è necessario raccogliere dati come il debito residuo, la durata restante, la rata attuale, il tasso/spread in vigore e il LTV. I comparatori e i simulatori online offrono la possibilità di stimare il risparmio potenziale in pochi minuti. Dopo aver richiesto un’offerta vincolante da una o due banche per un confronto serio, si procede con l’istruttoria e la perizia, a carico della nuova banca. Il rogito di surroga conclude l’operazione senza spese per il cliente, con tempi medi di realizzazione che variano dai 30 ai 60 giorni.
Valutare se passare a un tasso fisso o mantenere il variabile dipende dall’orizzonte temporale, dalla tolleranza al rischio e dalle aspettative sui tassi futuri. È importante verificare l’assenza di costi nascosti nella surroga e considerare eventuali controfferte della banca attuale come opportunità per ridurre ulteriormente la rata. Chi ha sottoscritto un mutuo quando i tassi erano alti e presenta un LTV non elevato è generalmente un buon candidato per la surroga.