Bollette pagate dal Comune esclusivamente per i residenti locali: un sollievo per tante famiglie che stanno già festeggiando.
Il comune rilancia il sostegno alle famiglie con il Bonus Utenze 2025: un contributo economico una tantum da 300 euro a nucleo per alleggerire le spese di luce e gas dell’abitazione di residenza.

La Giunta ha approvato la misura stanziando 350mila euro complessivi, con rimborsi erogati in base a una graduatoria fino a esaurimento dei fondi. Un segnale atteso in città, dove molti nuclei dai giovani alle famiglie numerose, fino agli anziani soli stanno facendo i conti con bilanci tesi e bollette ancora pesanti. Non a caso, nelle case di Pisa la notizia è stata accolta con entusiasmo: una boccata d’ossigeno che, pur non risolvendo tutto, promette un sollievo concreto.
Il bando con le modalità di richiesta sarà pubblicato nelle prossime settimane. Nel frattempo, l’Amministrazione ha definito i paletti principali per l’accesso. Il sostegno è destinato ai residenti a Pisa con Isee ordinario valido e conforme fino a 20mila euro. La platea potenziale è ampia: se l’intero stanziamento venisse utilizzato, ne beneficerebbero fino a circa 1.160 famiglie (350mila euro divisi per 300 euro a contributo), a riprova di una misura mirata a intercettare il ceto medio fragile oltre alle fasce più vulnerabili.
Requisiti e modalità di accesso al Bonus Bollette
Per accedere al Bonus Utenze, i cittadini devono soddisfare specifici criteri: residenza nel Comune di Pisa, cittadinanza italiana o di uno Stato UE oppure di uno Stato extra UE con permesso di soggiorno, intestazione di utenze domestiche di luce e gas relative all’abitazione di residenza, e avvenuto pagamento delle fatture di luce e gas emesse tra il 1° gennaio e il 31 agosto 2025.

Inoltre, è necessario un Isee ordinario in corso di validità, conforme e privo di omissioni o difformità, di importo pari o inferiore a 20mila euro.
Il contributo verrà liquidato una sola volta per nucleo, nella misura fissa di 300 euro. L’ordine di erogazione seguirà la graduatoria, costruita attribuendo punteggi aggiuntivi a particolari condizioni sociali e familiari. In questa direzione, il Comune valorizza la continuità di radicamento sul territorio e le situazioni di maggiore fragilità.
I criteri di priorità comprendono residenza continuativa a Pisa da oltre 24 mesi, presenza nel nucleo di persone con disabilità grave, anziani soli over 65, giovani coppie under 36, e famiglie numerose con almeno cinque componenti e un minore.
Per le famiglie con redditi medio-bassi, l’intervento può rappresentare un tassello importante: la somma non copre l’intero fabbisogno energetico annuo, ma in un contesto di conti domestici in equilibrio precario aiuta a evitare accumuli di arretrati.
L’attenzione ai nuclei giovani e a quelli numerosi mira a contenere l’effetto dell’inflazione sui consumi di base, mentre il punteggio a disabili gravi e anziani soli intercetta quelle situazioni in cui i margini di risparmio sono minimi e il rischio di povertà energetica è più alto.

La scelta di fissare il tetto Isee a 20mila euro amplia l’accesso rispetto a misure iper-selettive, ma la presenza di un budget definito impone realismo: chi prima presenta una domanda completa e chi ha criteri di priorità soddisfatti avrà più chance.
È quindi cruciale monitorare il sito istituzionale del Comune e i canali dei servizi sociali per non perdere le finestre utili. Le famiglie potranno inoltre rivolgersi ai consueti punti informativi cittadini per assistenza nella compilazione, con l’avvertenza che l’agevolazione è pensata per le utenze domestiche dell’abitazione di residenza e non si estende ad altri tipi di forniture.
Il messaggio politico-amministrativo è chiaro: sostenere il potere d’acquisto dei residenti, trattenendo risorse nella comunità locale e indirizzandole verso bisogni primari. Per chi rientra nei requisiti e ha già saldato le bollette dei primi otto mesi dell’anno, la prospettiva è concreta: 300 euro che arrivano a rimborso, in ordine di graduatoria, fino al completo impiego dei 350mila euro assegnati. Ora l’attesa è per il bando, con tutte le istruzioni operative su come presentare domanda e i tempi per l’erogazione.