In arrivo quasi 500 euro per le mamme: il nuovissimo bonus è un vero regalo

Scopri il nuovo bonus dedicato alle mamme: un aiuto concreto per sostenere le famiglie, con modalità semplici e vantaggi immediati per migliorare il benessere di chi cresce i piccoli di casa.

Un sostegno mirato, semplice da comprendere e, almeno nelle intenzioni, immediato da spendere: il Governo ha confermato anche per il 2025 il Bonus mamme, un contributo di 480 euro gestito dall’INPS e destinato alle donne lavoratrici con almeno due figli a carico.

mamma indaffarata mentre lavora e tiene in braccio il suo bambino
In arrivo quasi 500 euro per le mamme: il nuovissimo bonus è un vero regalo ( corsidieuroprogettazione.it)

La misura, concepita per rafforzare il reddito familiare e dare un segnale concreto sul fronte della natalità, punta a raggiungere sia le lavoratrici dipendenti sia le autonome e le libere professioniste entro la fine dell’anno prossimo.

A beneficiarne saranno le madri che rientrano in due condizioni chiave: svolgere un’attività lavorativa e avere un reddito annuo da lavoro non superiore a 40.000 euro. La logica alla base dell’intervento è duplice: alleggerire le spese delle famiglie con figli e sostenere la partecipazione femminile al lavoro, in un contesto in cui conciliazione e costi del vivere restano ostacoli reali per molte nuclei.

Chi ha diritto al bonus mamme e come avverrà l’erogazione

Le lavoratrici dipendenti con almeno due figli a carico e reddito annuo da lavoro fino a 40.000 euro, così come le lavoratrici autonome o libere professioniste con le stesse condizioni, sono le destinatarie di questo bonus.

mamma al pc mentre lavora con la sua bambina che la osserva
Chi ha diritto al bonus mamme e come avverrà l’erogazione (corsidieuroprogettazione.it)

Il perimetro del beneficio è stato definito in modo da ricomprendere la platea più ampia di madri lavoratrici, ma con limiti mirati per evitare sovrapposizioni con strumenti già esistenti e garantire sostenibilità alla misura.

L’importo è uguale per tutte le aventi diritto: 480 euro, equivalenti a “quasi 500 euro”, che potranno rappresentare un aiuto utile in vista delle spese di fine anno.

Le lavoratrici domestiche e le autonome in regime forfettario non rientrano tra i beneficiari di questa misura. Queste esclusioni, confermate anche per il 2025, hanno già sollevato discussioni.

Le organizzazioni sindacali avevano chiesto criteri più inclusivi, sottolineando come il lavoro domestico e molte attività in forfettario rappresentino una quota significativa dell’occupazione femminile. La scelta del Governo, tuttavia, resta quella di circoscrivere la misura a specifiche tipologie contrattuali e fiscali.

Le lavoratrici dipendenti riceveranno i 480 euro direttamente in busta paga a dicembre 2025, come voce distinta.

Per le lavoratrici autonome o libere professioniste, l’INPS accrediterà l’importo in un’unica soluzione sul conto corrente indicato nella domanda. La calendarizzazione dell’erogazione in un’unica tranche semplifica la gestione amministrativa e rende più immediatamente percepibile il beneficio per le famiglie, che spesso concentrano spese significative nell’ultimo trimestre dell’anno.

Le modalità operative per presentare la richiesta non sono ancora state definite e saranno precisate con un decreto ministeriale. Si sa già, però, che l’inoltro potrà avvenire anche online, attraverso il portale INPS e i consueti canali telematici (CAF e patronati).

L’attesa per le istruzioni non dovrebbe essere lunga: l’obiettivo è allineare l’apertura delle domande con i tempi utili all’erogazione di dicembre per le dipendenti e ai successivi accrediti per le autonome.

Mamma mentre lavora al pc con la figlia che l'abbraccia
In arrivo un bonus di quasi 500 euro per tutte le mamme: un sostegno economico pensato per alleggerire le spese quotidiane (corsidieuroprogettazione.it)

Nel quadro più ampio delle politiche familiari e del lavoro, resta in vigore l’esonero contributivo fino a 3.000 euro annui per le madri con almeno tre figli, introdotto dalla Legge di Bilancio 2024. Un tassello che, combinato al bonus da 480 euro per le mamme di almeno due figli, delinea un pacchetto di interventi differenziati per sostenere i nuclei numerosi e, al tempo stesso, l’occupazione femminile.

La natalità in Italia continua a mostrare segnali di debolezza e il costo di cura dei figli incide in modo sostanziale sui bilanci familiari. In questo contesto, il Bonus mamme 2025 rappresenta un contributo concreto, pensato specificamente per chi lavora e mantiene almeno due figli a carico. Non un intervento risolutivo, ma una leva che può alleggerire spese ricorrenti come mensa, trasporti, materiali scolastici, attività extrascolastiche o servizi di cura.

Predisporre la documentazione anagrafica e reddituale necessaria, verificando con anticipo la disponibilità di certificazioni e attestazioni utili. Controllare la correttezza dei dati contributivi e, se necessario, richiederne l’aggiornamento tramite i canali INPS.

Monitorare con regolarità il portale INPS e i profili ufficiali per l’uscita del decreto attuativo e l’apertura delle domande. Valutare, con l’aiuto di CAF o patronati, eventuali interazioni con altri benefici familiari o agevolazioni fiscali, così da massimizzare l’effetto complessivo delle misure.

Il quadro che emerge è quello di un aiuto mirato e a basso tasso di complessità, che punta a raggiungere in modo capillare madri lavoratrici con almeno due figli e redditi medio-bassi.

Le prossime settimane saranno decisive per definire i dettagli operativi e i tempi esatti delle istanze, ma la cornice è tracciata: un accredito di 480 euro, erogato secondo la tipologia di lavoro, e procedure digitali per facilitare l’accesso al beneficio. Per ogni aggiornamento, i canali INPS restano il riferimento principale, insieme alla rete dei patronati e dei CAF.

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