Il Codacons chiede l’aiuto dell’Antitrust sugli aumenti nella spesa

Il Codacons ha fatto appello all’Antitrust sugli aumenti nella spesa, il carrello costa sempre di più. Negli ultimi anni un +600% su alcuni prodotti.

Il report Istat parla di tutti i rincari e lascia in molti senza parole. Ecco cosa è accaduto e quali sono gli aspetti da curare più da vicino.

carrello della spesa per terra nella corsia del supermercato
Il Codacons chiede l’aiuto dell’Antitrust sugli aumenti nella spesa (corsidieuroprogettazione.it)

Dal 2019 a oggi i prezzi sono aumentati del 30.1% come rivela Istat in una nota sull’andamento dell’economia. A viaggiare più alto c’è il burro che è salito addirittura del 601%, mentre l’olio d’oliva del 53.2% , il riso del 52%, il cacao del 51%, il caffè del 47% e addirittura lo zucchero del 37% e le uova del 34%.

Si trattano di numeri importanti anche su alimenti di uso quotidiano che non dovrebbero diventare un privilegio quanto una necessità. Codacons ha denunciato la situazione, specificando che la fine dell’emergenza dovuta a Covid e altri casi collegati è finita ma i prezzi non sono riscesi. Scopriamo tutto più da vicino.

Codacons chiede aiuto dell’Antitrust

Codacons ha deciso di chiedere aiuto all’Antitrust per indagare e mettere un freno ai continui aumenti dei prezzi della spesa. Diventa interessante dunque approfondire il contesto in maniera pertinente e intelligente.

persona porta carrello al supermercato
Codacons chiede aiuto dell’Antitrust (corsidieuroprogettazione.it)

MassimilianoDona, presidente dell’Unc, ha specificato: “È un dato fuorviante i confronti degli indici non ci dicono quanto costa un litro di olio o un chilo di caffè in Italia rispetto alla media Ue. Nel nostro Paese i prezzi erano già schizzati a dismisura con l’introduzione dell’euro e gli stipendi da 30 anni non sono stati adeguati né all’inflazione reale né a quella programmata dal Governo. Quindi questi aumenti del 30,1% sono molto più insostenibili per le famiglie italiane rispetto a quelle tedesche che hanno patito un rialzo del 40,3%. Insomma, non c’è da stare allegri”.

Parole importanti che meritano di essere messe in evidenza e che vanno approfondite sotto ogni punto di vista. Scopriamo come più da vicino.

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