Ebbene sì, anche gli uomini hanno la loro sindrome mestruale: con loro devi stare attenta a tutto ciò che dici

Può sembrare incredibile ma anche gli uomini hanno la loro sindrome mestruale: ecco i sintomi che “i maschietti” possono sperimentare.

Sbalzi d’umore, suscettibilità e stanchezza possono dipendere da fluttuazioni ormonali. Parliamo di una sorta di sindrome mestruale degli uomini, anche detta “sindrome dell’uomo irritabile”.

uomo che si nasconde volto
Ebbene sì, anche gli uomini hanno la loro sindrome mestruale: con loro devi stare attenta a tutto ciò che dici – corsidieuroprogettazione.it

Capirla ti aiuta a evitare scintille inutili e a scegliere le parole giuste quando tutto sembra un campo minato. Ecco in cosa consiste.

In cosa consiste la sindrome mestruale degli uomini

Ammettiamolo: quante volte hai pensato “oggi è intrattabile, meglio zitta”? E quante volte lui ha liquidato tutto con un “sono solo stanco”? Ecco il punto: non è solo stanchezza. Esiste qualcosa che somiglia a una “versione maschile” della sindrome premestruale, e ignorarla è come mettere benzina sul fuoco.

uomo triste
In cosa consiste la sindrome mestruale degli uomini – corsidieuroprogettazione.it

La domanda è semplice: vuoi continuare a camminare sulle uova, oppure capire cosa succede davvero e smettere di farti male con le parole? Partiamo dai fatti che non fanno rumore ma cambiano la giornata. Anche gli uomini possono vivere sbalzi d’umore, irritabilità, ansia, tristezza e affaticamento, legati alle fluttuazioni del testosterone. Quello che molti chiamano Sindrome dell’Uomo Irritabile (IMS) non è una diagnosi ufficiale come la sindrome premestruale, ma descrive un insieme di segnali che si accendono quando il livello di testosterone scende rispetto al suo ritmo naturale.

Stress, sonno insufficiente, cattiva alimentazione, alcol e invecchiamento sono i soliti sospetti. Lo dicono realtà autorevoli come la Mayo Clinic e l’Endocrine Society: il testosterone influisce su energia, umore, motivazione e funzione sessuale, e quando vacilla, lui cambia marcia senza accorgersene. Come si presenta questa “sindrome”?

Di solito non arriva con un cartello al collo. Inizia con una sensibilità insolita, risposte secche, una tolleranza al nulla, poi la giornata si tinge di grigio: perde interesse, si isola, guarda il telefono come se fosse un bunker. Magari la notte dorme male, al mattino è già prosciugato e al pomeriggio si spegne. Non serve un elenco di sintomi: basta osservare il pattern.

Se ogni volta che lo stress sale, il sonno scende e l’alcol fa da tappo, arrivano irritazione e scatti d’ira, sei nel territorio IMS. Attenzione però: fare finta di nulla ha un costo. A breve termine, salta la comunicazione di coppia: parole dette male, fraintendimenti, rancori che si sedimentano. Al lavoro si paga con errori, decisioni impulsive, conflitti evitabili. A lungo termine, se il calo di testosterone è reale e persistente, il rischio è scivolare in umore depresso, ridurre l’energia sociale, perdere massa muscolare e motivazione.

Non serve drammatizzare, ma serve urgenza intelligente: se sottovaluti il problema, si cronicizza la distanza. E recuperare la fiducia costa più fatica di prevenire il danno. La prima mossa è riconoscere che la IMS non è colpa di nessuno e non è una “scusa” per i comportamenti tossici. È un campanello per intervenire con metodo.

Gli esperti concordano su un punto chiave: si parte dallo stile di vita. Il sonno è il tuo bottone rosso: puntare a 7–9 ore, orari regolari, luce naturale al mattino e schermi spenti un’ora prima di andare a letto aiuta a stabilizzare umore e testosterone. Il movimento è il gemello del sonno: allenamento di forza 2–3 volte a settimana e un po’ di cardio migliorano energia e resilienza allo stress. A tavola, proteine sufficienti, grassi “buoni” (olio EVO, pesce azzurro, frutta secca), molte fibre e poca spazzatura: così si tiene a bada l’infiammazione e si limita la giostra glicemica che alimenta nervosismo.

Con l’alcol si vince riducendo: dosi frequenti disturbano sonno e ormoni, e il giorno dopo l’umore paga il conto. Sul fronte mentale, funzionano le strategie rapide. Quando l’irritazione sale, applica la regola dei 90 secondi: respira lento (quattro secondi inspirando, quattro trattenendo, quattro espirando, quattro pausa) e rimanda la risposta di un minuto e mezzo. È il tempo che serve perché la biochimica dell’ira scenda.

donna nel letto e uomo che si tocca tempie
In cosa consiste sindrome mestruale uomini – corsidieuroprogettazione.it

In coppia, usa il linguaggio “io”: “Quando succede X, io mi sento Y” invece del tribunale del “tu fai sempre”. Scegliete una parola-salvagente per sospendere una discussione quando il tono sale, e riprendetela a mente fredda in un orario concordato. Funziona più di cento scuse al mattino. Poi c’è la parte “clinica”, da affrontare con criterio. Se i segnali durano da settimane, si associano a calo della libido, stanchezza marcata o umore basso, ha senso un consulto medico.

Le linee guida dell’Endocrine Society consigliano, quando indicato, il dosaggio del testosterone mattutino con eventuale ripetizione e valutazione delle cause. La terapia ormonale non è per tutti e si considera solo in caso di reale ipogonadismo diagnosticato, con monitoraggi e controindicazioni valutate: il medico è la bussola, non il fai-da-te.

Se la componente ansiosa o depressiva è importante, la psicoterapia (anche breve, come la CBT) è un acceleratore potentissimo: riduce reattività, aiuta a gestire i trigger, migliora la qualità delle relazioni. Harvard Health e NHS sottolineano che combinare interventi su stile di vita e supporto psicologico dà risultati più solidi del “resisti e passa”.

La soluzione, in fondo, è questa: riconoscere la IMS, ridurre i trigger, parlare meglio e chiedere aiuto quando serve. Non stiamo “camminando sulle uova”, stiamo imparando a camminare insieme senza rompere nulla.

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