Per risparmiare sul costo della benzina non bisogna fare chissà quale viaggio e nemmeno affidarsi a chissà quale divina provvidenza, basta scegliere i giorni giusti della settimana.
Monitorando l’andamento dei prezzi dei carburanti in Italia nel 2025 emerge un pattern ormai ricorrente: il lunedì e il giovedì sono, mediamente, i giorni migliori per fare il pieno. A confermarlo sono i dati raccolti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) e la lettura quotidiana delle piattaforme di comparazione, che mostrano come i listini tendano a scendere a inizio settimana e a metà settimana, mentre si assestano su valori più alti nel fine settimana, soprattutto tra sabato e domenica. La differenza, alla pompa, può tradursi in un risparmio fino a 8 euro su un pieno rispetto ai picchi weekend.

Per comprendere il fenomeno bisogna considerare più fattori. Innanzitutto la dinamica domanda-offerta: il traffico del weekend – gite, spostamenti verso località turistiche, rientri – incrementa la domanda e consente minori margini di sconto. Al contrario, il lunedì le reti adeguano i listini dopo gli aggiornamenti dei prezzi internazionali e, spesso, impostano politiche più aggressive per ripartire con i volumi.
Il giovedì, in vista del weekend, alcune catene giocano d’anticipo per intercettare chi pianifica gli spostamenti, mentre altre ritardano i rialzi. Sullo sfondo, le differenze strutturali tra autostrade, aree urbane e centri commerciali, e tra servito e self, amplificano o attenuano l’effetto.
Prezzo benzina: come fare per orientarsi e scegliere il momento ed il luogo migliore per fare il pieno
Quanto vale, in pratica, quel “fino a 8€” su un pieno? Se si considera un rifornimento di 50 litri, basta una forbice di circa 16 centesimi al litro tra il prezzo più conveniente e quello più caro per arrivare a 8 euro di differenza. Oscillazioni di questo ordine sono realistiche tra il periodo di minimo settimanale (lunedì/giovedì) e i picchi del weekend, soprattutto in zone ad alta domanda o lungo le direttrici di viaggio. Naturalmente parliamo di medie: il valore effettivo dipende da area geografica, tipologia di impianto, prodotto (benzina, diesel, GPL, metano) e servizi offerti.

Per orientarsi, la bussola è digitale. Oltre alle mappe e ai dati messi a disposizione dal MIMIT, gli automobilisti hanno a portata di smartphone una serie di app che aggregano e aggiornano i prezzi in tempo reale: Prezzi Benzina, iCarburante, Fuelio, Fuel Flash, Waze e Google Maps permettono di confrontare i listini nelle vicinanze, filtrare per carburante, visualizzare orari e servizi, e spesso segnalano i distributori che non applicano commissioni sui pagamenti elettronici. È un dettaglio non secondario: laddove sono previste maggiorazioni o sconti differenziati in base al metodo di pagamento, l’impatto sul costo finale può essere rilevante.
Ecco tre mosse pratiche per massimizzare il risparmio: Rifornire il lunedì o il giovedì, evitando – se possibile – il sabato e la domenica. Usare sistematicamente le app di comparazione per scegliere l’impianto più conveniente lungo il proprio tragitto. Privilegiare i distributori che non applicano commissioni sui pagamenti digitali o che offrono prezzi allineati tra contanti e carta.





