Bonus Patente, dalla gioia alla delusione in pochi istanti: durante il click day in tantissimi sono rimasti esclusi dalla possibilità di accedere all’aiuto.
Il click day per il Bonus Patente autotrasporto 2025 si è consumato in un lampo: i fondi disponibili sono andati esauriti nelle prime ore dalla partenza della procedura, fissata alle 12.00 di oggi. Chi ha provato ad accedere alla piattaforma dedicata dopo l’esaurimento dei buoni ha trovato un messaggio inequivocabile: “Sarà possibile fare nuove richieste nel caso in cui i buoni vengano annullati/revocati”. Una formula che lascia aperta una finestra di speranza per i ritardatari, ma che al momento non corrisponde a un nuovo stanziamento, bensì a eventuali rientri dovuti a rinunce, errori o mancata attivazione dei voucher.

La misura rientra nel pacchetto introdotto dal governo Draghi e disciplinato da un decreto del giugno 2022, con l’obiettivo di sostenere l’ingresso dei giovani nel settore del trasporto su strada, alle prese da anni con una carenza strutturale di conducenti. Per questa ultima tranche, lo stanziamento complessivo ammontava a 4,7 milioni di euro: un plafond che, alla prova del click day, si è rivelato insufficiente a soddisfare una domanda che resta molto forte, anche alla luce dei costi elevati per il conseguimento delle patenti professionali.
Il Bonus Patente è destinato ai maggiorenni under 35 residenti in Italia, senza limiti di reddito né vincoli ISEE. La novità di quest’anno è l’estensione dell’accesso anche ai cittadini stranieri non europei, purché regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale. Il contributo copre fino all’80% delle spese per la formazione necessaria al conseguimento delle patenti C e D (trasporto merci e persone), con un tetto massimo di 2.500 euro per ciascun beneficiario. Restano escluse le patenti A e B.
Per ottenere il beneficio, occorre essere iscritti a un corso presso un’autoscuola o un ente di formazione accreditato sulla piattaforma del Ministero. Il bonus non viene erogato in denaro, ma sotto forma di voucher digitale: una volta emesso, il beneficiario deve presentarlo all’autoscuola o all’ente accreditato, che lo attiverà e lo scalerà a copertura dei costi ammissibili. L’iscrizione presso strutture non accreditate non consente l’utilizzo del voucher.
Scadenze e tempi: quando si potrà nuovamente accedere al voucher
Le tempistiche sono uno degli aspetti centrali della misura. L’assegno digitale deve essere attivato dall’autoscuola entro 60 giorni dalla data di emissione. Per esempio, chi ha ottenuto il buono il 20 ottobre 2025 avrà tempo fino al 19 dicembre 2025 per attivarlo. Dal momento dell’attivazione decorrono 18 mesi entro i quali il beneficiario deve completare il percorso formativo e conseguire la patente. Trascorso questo periodo, il buono viene automaticamente annullato. È prevista la possibilità di chiedere l’emissione di un nuovo voucher, ma solo nei limiti delle risorse disponibili al momento della nuova richiesta.

Queste scadenze hanno un impatto concreto anche sulla disponibilità complessiva: i buoni non attivati entro 60 giorni o quelli non utilizzati entro i 18 mesi rientrano nel plafond e possono essere rimessi in circolo, creando finestre di riapertura anche a click day concluso. Da qui l’invito a monitorare con frequenza la piattaforma per eventuali annulli o revoche che liberino nuove risorse.
Al momento, l’unica via di accesso per chi è rimasto escluso è legata al meccanismo di annullamento o revoca dei buoni già emessi e non perfezionati. Non sono stati annunciati nuovi finanziamenti: eventuali ulteriori risorse richiederebbero un intervento normativo o un rifinanziamento ad hoc. In assenza di nuovi stanziamenti, la piattaforma potrà riaprire l’assegnazione dei voucher solo in caso di rientri, che di solito si verificano per mancata attivazione entro i 60 giorni, per rinuncia da parte del beneficiario o per irregolarità riscontrate.
Conviene verificare periodicamente l’area riservata della piattaforma per cogliere in tempo reale eventuali disponibilità; è utile preparare in anticipo la documentazione e l’iscrizione a un corso presso un ente accreditato, così da essere pronti all’inoltro immediato della richiesta se si libera un posto; chi ha già ottenuto il voucher deve rispettare rigorosamente i termini di attivazione e completamento per non incorrere nella decadenza e per evitare di perdere il beneficio.





