Si lavora per coinvolgere il settore privato nella cooperazione internazionale. Questo è quello che possiamo leggere nel Bando Profit 4.0 su Fira (Finanziaria Regionale Abruzzese).
Siamo di fronte a una novità molto interessante che potrebbe permettere uno sviluppo interessante per un settore intero. Ecco di cosa si tratta.

ACIS (Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo) rilancia il bando a quasi cinque anni dall’ultima call rivolta al settore privato profit. La prima consultazione è fissata per il prossimo 18 settembre.
Si parla di un “Bando Profit 4.0 – Misura imprese impatto”, uno strumento per andare a rafforzare il contributo del tessuto imprenditoriale italiano alla cooperazione internazionale. Questa novità andrà a superare le criticità dei bandi precedenti riuscendo a sperimentare delle metodologie decisamente innovative e in grado di mettere in contatto il settore pubblico con quello privato.
Andiamo dunque ad approfondire un settore molto interessante e che merita di essere messo in evidenza sotto ogni punto di vista.
Bando Profit 4.0, ecco di cosa si tratta
Per il Bando Profit 4.0 è stato avviato un percorso con AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) che di fatto ha portato alla scelta di un appalto pubblico pre-commerciale (PCP). Si tratta di una formula che è già stata sperimentata a livello europeo, ma che di fatto è quasi inedita per il nostro ordinamento.

Ma cos’è il PCP? Si tratta di un modello ibrido tra procurement pubblico e venture capital, in questo la pubblica amministrazione va a investire in progetti in fase di ricerca e sviluppo andandosi anche ad assumersi parte del rischio tipico degli investimenti privati.
La misura che è stata sostenuta è quella di una dotazione finanziaria di 49,5 milioni di euro che dimostra l’interesse e l’attenzione nei confronti di questo progetto e l’ambizione che si propone degli obiettivi davvero molto alti.
Innovazione, sostenibilità e inclusione ecco le tre mission del progetto verso il futuro.