Buone notizie per le famiglie italiane che introducono i figli all’asilo, oltre al bonus utile ad aiutarle nelle spese relative alla retta c’è a disposizione un altro rimborso: di cosa si tratta, come fare ad ottenerlo e chi ne ha diritto.
Nel panorama delle agevolazioni fiscali per le famiglie, il bonus asilo nido rappresenta un importante strumento di sostegno. Questo beneficio, introdotto dal Governo italiano, è destinato a coprire parte delle spese sostenute per l’iscrizione dei bambini in strutture educative.
Si tratta di una misura a lungo attesa e molto apprezzata dalle famiglie italiana. In un contesto sociale in cui sia la madre che il padre sono impegnati con il lavoro ed in assenza di permessi di assenza retribuiti dal posto di lavoro che consentano ai genitori di prendersi cura dei figli fino all’età scolare, avere un bonus per la retta dell’asilo rappresenta un aiuto concreto che permette alle famiglie di non dover scegliere tra il lavoro e l’asilo.
Il bonus asilo nido può essere richiesto da tutti i genitori che iscrivono i propri figli in strutture pubbliche o private accreditate. Il requisito fondamentale è che il bambino sia iscritto ad un asilo nido o a una struttura socio-educativa similare. Non sono previsti limiti di reddito per accedere a questo beneficio.
Per ottenere il bonus, è necessario presentare una domanda all’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale. La domanda deve essere presentata entro determinati termini e deve contenere tutte le informazioni richieste dall’Istituto. Oltre al bonus asilo nido, esiste un’altra forma di sostegno economico per le famiglie con figli iscritti all’asilo: la detrazione fiscale sulle rette dell’asilo. Questa agevolazione permette ai genitori di detrarre dal proprio reddito imponibile una percentuale delle spese sostenute per la frequenza dell’asilo da parte dei propri figli.
La particolarità di questa detrazione risiede nel fatto che può essere richiesta anche se la fattura per la retta dell’asilo è intestata a un solo genitore o addirittura al bambino. In questi casi, è possibile specificare, tramite annotazione sulla fattura, le percentuali di spesa imputabili a ciascuno dei genitori. Il genitore che ha sostenuto la spesa può quindi fruire della detrazione anche se il documento è intestato all’altro genitore e anche se non è fiscalmente a carico di quest’ultimo. L’importante è che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento “tracciabili”.
Pericolo concreto per tutti coloro che vanno a prelevare denaro contante: come fare a riconoscere…
Ecco un colpo di scena che nessuno si aspettava! Nina Duschek, la "Janis Joplin del…
Risparmiare di questi tempi è un imperativo categorico per molti, ma trovare il modo per…
Volterra: il borgo italiano che ha stregato i vampiri di Twilight. Scopri perché questa città…
Il tuo gatto potrebbe essere in pericolo e tu nemmeno lo sai! Scopriamo insieme come…
Carlotta Mantovan torna a far parlare di sé, tra ritorno in TV, una figlia cresciuta…