I dati sugli incidenti stradali occorsi nel 2024 ci svela che tra le cause più comuni c’è l’utilizzo dello smartphone mentre si guida: quale può essere una soluzione definitiva?
L’ultimo rapporto dell’Aci e dell’Istat ha rivelato che, in Italia, nel 2024, gli incidenti stradali hanno causato la morte di 3.030 persone, segnando una leggera diminuzione dello 0,3% rispetto al 2023. Nonostante ciò, si è registrato un aumento del 4,1% sia per quanto riguarda gli incidenti (173.364) che i feriti (233.853). Questi dati mostrano una realtà preoccupante che richiede attenzione e azioni concrete per migliorare la sicurezza stradale.
L’aumento degli incidenti non risparmia nessuna tipologia di arteria: le autostrade hanno visto un incremento del 6,9% degli incidenti e del 7,1% dei decessi; le strade extraurbane un +3,9% e +0,1% rispettivamente, mentre le tratte urbane hanno registrato un aumento del 4% dei sinistri, ma anche una riduzione delle vittime del 2,1%. Il costo sociale ed economico degli incidenti stradali rimane elevato, toccando i 18 miliardi di euro nel 2024, cifra che sale a 22,6 miliardi se si considerano anche i danni alle cose.
Roberto Impero della SMA Road Safety sottolinea come l’Italia sia ancora lontana dall’obiettivo Vision Zero dell’UE entro il 2050. Le condizioni delle infrastrutture stradali e la mancanza di protezioni salvavita su cuspidi e pali segnaletici giocano un ruolo determinante nell’incidentalità.
La recente riforma del Codice della Strada sembra aver portato dei miglioramenti, con una diminuzione dei decessi del 10,6% e degli incidenti mortali dell’8,4% nei primi sette mesi dalla sua entrata in vigore. Anche le sanzioni per guida in stato di ebbrezza sono diminuite del 21,6%, nonostante l’incremento delle verifiche.
Tuttavia, l’uso dello smartphone alla guida rimane una causa preoccupante di incidenti, con 21.543 patenti ritirate nel primo semestre del 2025 per questo motivo. Impero evidenzia come l’incidentalità stradale sia spesso legata a questioni socio-culturali.
Le principali cause d’incidente in Italia rimangono la distrazione, la velocità e il mancato rispetto della precedenza, che insieme rappresentano il 37,8% dell’incidentalità totale con 85.339 sinistri nel 2024. Anche la fuoriuscita o lo sbandamento del veicolo sono dinamiche frequenti, con il guard rail che rappresenta un “nemico silente” pericoloso quando manca.
La sicurezza stradale richiede un impegno costante e multidisciplinare, che vada oltre la semplice disponibilità di budget. Come sottolinea Impero, garantire la sicurezza sulle strade non è solo una questione etica, ma un obbligo di legge che richiede azioni concrete e immediate.
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